FAQ

La ricetta medica è un documento redatto dal medico al momento della visita che permette al paziente di poter ritirare in farmacia i medicinali prescritti di cui necessita. Non in tutti i casi la ricetta è valida, infatti deve contenere necessariamente l’intestazione del medico, il nome del farmaco o del principio attivo, la data e la firma.

In farmacia senza ricetta medica

Nel caso in cui ci si rechi in farmacia senza la ricetta, il farmacista per legge non può consegnare il farmaco (nel caso in cui lo stesso richieda l’obbligo di prescrizione medica) salvo in casi di emergenza e reale necessità: patologia cronica, necessità di non interrompere il trattamento terapeutico e prosecuzione della terapia a seguito di dimissioni ospedaliere. In ogni caso il farmacista è tenuto a consegnare una sola confezione con il più basso numero di quantità del farmaco.
Se invece il farmaco richiesto non ha l’obbligo di prescrizione medica, si acquista tranquillamente al banco.

La Tessera Sanitaria che si presenta in farmacia al momento dell’acquisto del farmaco, deve essere quella dell’intestatario della ricetta.

La tessera sanitaria e il suo utilizzo

Essa consente l’acquisizione del codice fiscale in modo esatto attraverso il codice a barre situato sul retro della stessa affinché venga certificato non solo che il medicinale acquistato è per uso proprio ma, sullo scontrino apparirà il codice fiscale dell’acquirente che potrà detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l’acquisto del medicinale.

Un farmaco generico è un  medicinale non più coperto da brevetto o da certificato di protezione complementare, che vengono commercializzati direttamente con il nome del principio attivo seguito dal nome dell’azienda che produce il medicinale.

Perché un farmaco si definisce generico

A causa della sua inopportuna accezione negativa in relazione al farmaco, da qualche tempo in Italia si è preferito sostituire l’appellativo ‘generico’, con ‘equivalente’, termine che rende maggiore giustizia al valore del medicinale generico.

Equivalente significa “che vale come l’altro”. I medicinali equivalenti hanno la stessa efficacia, sicurezza e qualità dei corrispondenti farmaci ‘di marca’, ma hanno un costo inferiore dal 20% al 50% perché, essendo scaduto il brevetto che consentiva la produzione in esclusiva alla ditta che li aveva ‘scoperti’ per prima, anche altre aziende possono produrli. Il brevetto, infatti, dura 20 anni e serve a consentire il recupero dei costi sostenuti per la ricerca.

In ogni Stato esiste una precisa normativa che regola il brevetto dei farmaci. Nella maggior parte dei paesi, i brevetti garantiscono a chi trova qualcosa di nuovo e utile, di commercializzarlo in esclusiva per almeno 20 anni. Allo scadere della copertura brevettuale, altre aziende autorizzate potranno produrre e commercializzare lo stesso prodotto come generico.

Conservare i farmaci nel modo appropriato è importantissimo per mantenere integre le proprietà curative dei medicinali e per preservare la salute, evitando pericolosi errori. Le principali accortezze, universalmente riconosciute, sono le seguenti:

  • conservare i farmaci lontano dalla portata dei bambini. A causa della loro abitudine di mettere tutto in bocca, i bambini possono facilmente intossicarsi. Inoltre, i farmaci sono spesso confezionati in dosi adatte ad un fisico adulto, più grande e più robusto, e sono quindi eccessive per l’organismo dei bambini;
  • conservare i farmaci nella loro confezione originale. In questo modo, insieme alla singola dose di medicina, più difficilmente scambiabile per un’altra, è conservato il foglietto illustrativo e la data di scadenzadel prodotto, oltre la quale il medicinale deve essere eliminato. In molte farmacie è disponibile un contenitore per la raccolta differenziata dei farmaci scaduti, che devono essere smaltiti in modo particolare;
  • riporre i farmaci in un luogo lontano da fonti di calore non esposto direttamente alla luce. Molti principi attivi sono delicati e possono perdere la loro efficacia se riscaldati. Altri prodotti sono invece “fotosensibili”: la luce li decompone;
  • non riporre nell’armadio dei medicinali anche altre sostanze pericolose, come l’ammoniaca, la benzina o l’acetone, facilmente evaporabili o infiammabili. I vapori che possono sprigionarsi sono in grado di alterare i principi attivi o le confezioni dei farmaci;
  • conservare i farmaci, in particolare le capsule o le pasticche, in luoghi asciutti e non in quelli umidi, come il bagno o il lavandino di cucina. La presenza di umidità può far perdere efficacia al farmaco;
  • a meno che non sia esplicitamente raccomandato sulla confezione, le medicine non devono essere riposte nel frigorifero né, tantomeno, nel congelatore. Generalmente, i farmaci devono essere conservati atemperatura ambiente, in ogni caso inferiore a 30°;
  • è opportuno non lasciare i farmaci dentro la macchina per molto tempo, sempre per evitare sbalzi di temperatura o di umidità.
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